Chi soffre di disturbo da stress acuto accusa un insieme di sintomi tipici della durata di 3 giorni sino ad un mese, successivamente all’esposizione a morte reale o minacciata o ad un episodio che abbia comportato una grave lesione o a seguito di un abuso sessuale.
Rispetto all’evento la persona può:
- Averne fatta esperienza direttamente
- aver assistito in prima persona ad un evento traumatico avvenuto ad altri
- venire a conoscenza di un evento traumatico avvenuto a membri della famiglia o amici stretti
- fare esperienze ripetute di dettagli avversivi dell’evento traumatico (es. forze dell’ordine ripetutamente esposte a dettagli di violenza su minori).
Cos’è il disturbo da stress acuto
Per dare un’idea di cosa si intenda per traumatico, di seguito alcuni esempi: essere vittima di guerra, essere stati presi in ostaggio, vittima di rapimento, aver dovuto partecipare ad un combattimento diretto, essere stato vittima di rapina, aver subito violenza fisica o sessuale; ma anche essersi ritrovati in condizioni disastrose climatiche (uragani, terremoti…) o provocati dall’uomo (grave incidente automobilistico o aereo, incendi, svegliarsi durante un intervento chirurgico…).
Episodi stressanti, anche ripetuti, ma privi delle due caratteristiche distintive (rischio di morte reale o minacciata da un lato o grave lesione e violenza dall’altro) non vengono definiti traumatici, nemmeno se si tratta di malattie che mettono a repentaglio la vita.
In questi casi, pur implicando conseguenze psicologiche, si parla di disturbo dell’adattamento e non da stress acuto.
Per quanto concerne l’aver assistito a eventi traumatici, ciò deve essere avvenuto in forma diretta e non attraverso media, film o immagini e video in internet.
Mentre, se l’evento ha riguardato persone molto intime, deve trattarsi di qualcosa di improvviso e violento, come un suicidio, un grave incidente o una violenza.
Sia chiaro: in tutti questi casi una forte reazione emotiva è più che normale, ma normalmente non genera in un disturbo e si risolve in pochi giorni.
Se i sintomi persistono oltre i 3 giorni fino al mese di durata, si tratta probabilmente di disturbo da stress acuto.
Sintomi distrurbo stress acuto
Le manifestazioni sintomatologiche di questo disturbo variano da persona a persona, ma tipicamente comportano una elevata risposta ansiosa o reattiva al rivivere l’evento traumatico.
Nello specifico, l’individuo che ne soffre deve risentire di almeno 9 tra i seguenti sintomi:
- sintomi di intrusione:
- ricorrenti ed involontari ricordi spiacevoli dell’evento traumatico
- ricorrenti sogni spiacevoli ove emozioni e contenuto sono collegati all’evento
- flashback, ovvero reazioni dissociative tali per cui la persona si comporta e prova emozioni come se l’evento si stesse ripetendo
- marcate reazioni fisiologiche in risposta a fattori scatenanti che richiamano l’evento
- umore negativo: persistente impossibilità di provare emozioni piacevoli
- sintomi dissociativi:
- depersonalizzazione o derealizzazione (vedere se stessi da un’altra prospettiva o avere una visone distorta della realtà circostante o del trascorrere del tempo)
- amnesia dissociativa, ovvero l’incapacità di ricordare aspetti importanti dell’evento (non dovuta a trauma cranico)
- sintomi di evitamento:
- evitare di ricordare immagini, pensieri o sentimenti legati al trauma
- tentare di evitare fattori esterni (persone, luoghi, dialoghi, attività, oggetti o altre situazioni) che lo possano rievocare
- sintomi di arousal:
- difficoltà nel sonno
- comportamenti irritabili e/o esplosioni di rabbia non giustificate
- ipervigilanza
- problemi di concentrazione, come non riuscire a seguire una conversazione a lungo così come non ricordare il proprio numero telefonico
- esagerata risposta di allarme, come sussultare a suoni consueti come il telefono
Questi pazienti spesso hanno pensieri catastrofici riguardo al futuro, credono di essere colpevoli in merito a quanto vissuto o di non essere stati sufficientemente abili a prevenire la tragedia.
O ancora, si criticano severamente per non essersi meglio adattati a quanto loro accaduto, talvolta temendo di impazzire interpretando erroneamente i loro sintomi.
Frequentemente soffrono di attacchi di panico e possono assumere condotte impulsive come guidare in modo spericolato o giocare d’azzardo.
Gli studi epidemiologici rivelano che, nella popolazione che è stata esposta entro un mese ad un evento traumatico, la prevalenza del disturbo varia in base alla tipologia di evento e al contesto in cui si è verificato.
Ad esempio viene diagnosticato disturbo da stress acuto tra il 13 ed il 21% di quanti hanno subito incidenti stradali, nel 19 % di quanti sono stati aggrediti, nel 21 % tra coloro che si sono ritrovati in un gravi incendi.
Il tasso sale tra il 20 ed il 50 % di quanti hanno subito eventi traumatici interpersonali.
Non tutti gli individui che hanno vissuto un episodio traumatico, dopo le prime normali manifestazioni sintomatologiche vanno incontro ad una persistenza delle stesse sfociando in un disturbo tra stress acuto. Ad ogni modo il disturbo può rimettersi spontaneamente.
Vi è tuttavia il rischio che il disturbo persista oltre il mese di tempo, diventando un vero e proprio disturbo da stress post traumatico (DSPT).
A quanti è stato diagnosticato il DSPT, il 50% aveva precedente sofferto di disturbo da stress acuto.
Fattori di rischio
Tra i fattori di rischio sembrano esservi precedenti disturbi mentali, tendenza a percepire gli eventi in modo catastrofico, stili evitanti per situazioni sgradevoli, alti livelli di affettività negativa e l’aver già vissuto esperienze traumatiche.
Il disturbo da stress acuto vede ancora una volta le femmine più a rischio dei maschi.
Curare il disturbo da stress acuto con la Psicoterapia:
Una volta accertata la presenza di disturbo da stress acuto, è bene valutare come esso si strutturi nel paziente specifico.
Sulla base delle informazioni raccolte una psicoterapia può aiutare il paziente a:
- normalizzare e validare i propri vissuti a seguito dell’esperienza traumatica senza criticarsi o catastrofizzare i sintomi
- esplicitare eventuali idee che potrebbero alimentare il disturbo (ad esempio il ritenersi responsabili o incapaci di averlo prevenuto)
- rinforzare le personali risorse
Terapia EMDR per la cura di disturbi da eventi traumatici
Infine, non per ordine di importanza, la terapeuta si avvale della tecnica EMDR ormai rivelatasi efficace e d’elezione proprio per i disturbi correlati ad eventi traumatici.
Altri disturbi correlati ad eventi traumatici o stressanti
- Disturbo da stress post traumatico
- Disturbo reattivo dell’attaccamento
- Disturbo da impegno sociale disinibito
- Disturbi dell’adattamento